01 Ott IGIENE ORALE E GRAVIDANZA
Il momento in cui una donna scopre di aspettare un bambino è un momento magico. D’ora in poi la sua vita non sarà la stessa, tantissimi cambiamenti fisici, emotivi e pratici.
In mezzo a tutte queste novità, l’igiene orale può non essere la priorità per una donna incinta. Quello che non si sa però, è che la salute orale è fondamentale in ogni periodo della vita di una persona, soprattutto per una donna in gravidanza, in quanto se non si preservano denti e gengive si rischia di incorrere in gengivite gravidica e alla parodontite.
La parodontite è provocata da una insufficiente igiene orale che porta ad un accumulo di placca dentogengivale e di conseguenza ad uno squilibrio dei microbi presenti naturalmente nella bocca. Se non vengono rimossi i microbi della placca orale con corrette tecniche di igiene orale personale, e ogni 6 mesi con una seduta di igiene professionale, questi batteri aumentano in maniera consistente di numero. Le prime avvisaglie tipiche della parodontite sono:
- dolore e bruciore alle gengive
- alito cattivo
- fastidio con determinati alimenti (dolci, salati)
- gengive che mutano colore, da rosa cambiano in rosse, si gonfiano e iniziano a sanguinare se sfiorate durante la pulizia dei denti con lo spazzolino.
Può essere interessato un solo dente, un’area precisa oppure la bocca intera. In principio si parla di malattia gengivale, o gengivite, e se viene trascurata dal paziente o non viene considerato con la giusta importanza, la malattia procede e da reversibile diventa irreversibile. I segni clinici sono la recessione delle gengive, la perdita di osso di supporto delle ossa mascellari, il movimento dei denti, e per finire, la perdita dei denti.
In gravidanza, a causa di tutti i cambiamenti ormonali e immunitari, la mamma è sicuramente maggiormente esposta al rischio di infiammazioni locali, che se non trattate, possono portare a problemi anche a livello sistemico e placentare e quindi interessare il feto. Questo avviene perché i batteri della bocca possono raggiungere il sistema circolatorio e quindi arrivare anche alla placenta, superarla e rarrivare al feto. Questa condizione può portare quindi ad un parto prematuro (prima della 37 settimana di gravidanza) oppure può compromettere la crescita fetale, quindi il bambino non cresce e non raggiunge il peso fisiologico di più di 2,500 gr alla nascita.
Riferendoci solo alla bocca, si sviluppa con maggior facilità la cosiddetta gengivite gravidica, con il suo apice durante l’ottavo mese di gravidanza, e in casi ben più rari, si riscontrano neoformazioni benigne gengivali, note come epulidi gravidiche o granulomi piogenici, che tendenzialmente regrediscono spontaneamente dopo il parto.